24 Ore per lo sport … un evento interessante e dal grande impatto sia produttivo che culturale.
Sabato 31 Gennaio, il CSI ha organizzato, presso l’oratorio Sacer di Cernusco sul Naviglio una vera “maratona” sportiva: per 24 ore consecutive, senza pause, molti professionisti del mondo sportivo hanno avuto modo di discutere e dibattere con diversi giovani atleti dei vari oratori di Milano e dintorni.
Tema del dibattito: le idee, o meglio, i sogni (ir)realizzabili per migliorare il mondo dello sport. Le idee non costano nulla. Assurde o buffe, concrete o semplici, banali o innovative, hanno tutte lo stesso prezzo: zero. Dunque perché non dedicare del tempo a questa attività di tanto in tanto?
Io (Simome Soranna) e Marco Favetti abbiamo preso parte all’iniziativa in quanto giovani atleti del Bresso 4 … e diciamo che ne abbiamo sentite delle belle.
Cosa ci “portiamo a casa” dopo questa esperienza????
Cerchiamo di sintetizzare i punti salienti che vogliamo condividere con i nostri compagni e con voi che leggete queste pagine.
In primo luogo ci teniamo a sottolineare che quando il mondo dello sport scende in campo per davvero, andando ad incontrare da vicino il suo pubblico, si respira una magia ormai sempre più rara e preziosa;
Infatti ci sono tanti, tantissimi ragazzi che vivono lo sport in maniera sana e intelligente, solo che in pochi, pochissimi ne parlano;
Sognare, infatti, non costa nulla, e proprio perché è gratis allora sarebbe meglio farlo più spesso, chissà mai che prima o poi qualcosa si realizzi.
Durante la maratona abbiamo sognato in grande, idee fresche e genuine per migliorare il mondo sportivo. Alcune non si realizzeranno mai … pazienza. Però è già un passo avanti avere chiarito per bene cosa va e cosa non va. Lo abbiamo fatto notare a coloro che stanno ai vertici dello sport: personaggi come Malagò – presidente CONI, Pancalli – presidente CIP, Tavecchio – presidente FIGC, Moratti,… hanno ascoltato attentamente le nostre proposte e le nostre idee … diteci un po’ voi se questo non è già di per sé un sogno realizzato!!
Per migliorare lo sport e, perché no, il mondo in generale, bisogna cominciare dai piccoli gesti quotidiani. Per esempio: se tutti fossimo corretti sul campo e dessimo un ottimo esempio ai più piccoli, provate un po’ a pensare come si cambierebbe!
Abbiamo ascoltato attentamente la testimonianza di Cecilia Camellini (campionessa paralimpica nei 100 metri stile libero per non vedenti) e quella della Nazionale Italiana Amputati (calcio): ecco, sentendo le loro parole allora ti accorgi che tutti i tuoi problemi (gli esami universitari, la ragazza che ci ha lasciato, dove andare a passare il sabato sera con gli amici …) non contano veramente nulla;
Quindi possiamo dire che lo sport educa … sempre!!!
Inutile prenderci in giro.
La strada dell’educazione è profondamente condizionata da un bivio: educare bene o educare male. Tutto ciò che succede sotto i riflettori viene preso d’esempio dai futuri atleti.
I grandi campioni dunque sono coloro che sul campo si comportano umilmente e, di conseguenza, educano bene e i grandi campioni non si vedono solo sui campi di Serie A o ai grandi meeting sportivi … i grandi campioni si vedono anche sui nostri campi di periferia … non lasciamoci sfuggire l’occasione di essere grandi campioni!!!
E anche quando siamo in veste di tifosi, con il nostro comportamento educhiamo.
Siamo capaci di farlo in maniera genuina e positiva?
Se tifiamo in modo corretto, allora educhiamo anche in modo eccezionale. Viceversa, se falliamo, ostacoliamo il futuro dello sport, e non di poco.
Concludiamo questo nostro resoconto con alcune “chicche” che abbiamo avuto modo di cogliere durante questa esperienza:
- Dino Meneghin è l’uomo più alto che abbiamo mai visto, almeno sinora;
- Emiliano Mondonico ha un cuore enorme, se tutti gli allenatori di serie A fossero gentili come lui sarebbe un mondo (sportivo e non) migliore;
- Andrea Lucchetta è fuori di testa, ma capace di comunicare a grandi e piccini messaggi necessari;
- Igor Cassina si è nuovamente dimostrato essere un ragazzo d’oro, da ascoltare e riascoltare più volte;
- All’oratorio Sacer hanno una cucina davvero ottima e abbondante;
- Rimanere seduti in aula per 10 ore e mezza consecutivamente dopo un po’ è stancante.
Questa “maratona” organizzata dal CSI è stato un evento sicuramente interessantissimo e stimolante, capace di coinvolgere e spronare tutti a fare di meglio.
Il rischio però che si sia trattato solo di una conferenza di facciata e che le belle parole sentite poi cadano nel dimenticatoio, è purtroppo elevato.
Eppure le grandi rivoluzioni hanno sempre preso il via solo da un’idea, nulla di più. Pian piano poi la si coltiva e poco alla volta la si vede crescere e migliorare.
Provarci non costa nulla.
Ad esempio, la prossima volta, potresti venire anche tu, solo ad ascoltare, si tratta di un pomeriggio all’anno, cosa ti costa?
Niente, esattamente come un’idea: non costa. Coincidenze?
Simone e Marco